MENTAL TRAINING & CORSA - DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

Il successo di un atleta e di uno sportivo in generale, non può dipendere unicamente dalle abilità fisiche e tecniche, ma passa , inevitabilmente, anche dalla capacità di dominare la nostra mente. 

Come un agonista , un amatore o un professionista può dominare sentimenti come stress, ansia e paura del fallimento ?Allenando la mente attraverso il MENTAL TRAINING ! 

Che cos’è quindi il MENTAL TRAINING?

E’ una disciplina articolata che abbraccia diverse tecniche e diversi principi, che aiuta a gestire lo stress, insegnando a rimanere concentrati e motivati anche di fronti a situazioni di criticità. Il suo obiettivo primario è quello di sviluppare la mente di un atleta, trasformandola in una potente risorsa per il successo sportivo.

Quale tecniche fornisce il Mental training? 

  • strumenti necessari per affrontare lo stress
  • tecniche di respirazione visualizzazione
  • self talking , come parliamo con noi stessi, la nostra comunicazione interna e i nostri pensieri. 
  • Creazione della routine

Questo allenamento applicato al mondo  running, permette di sviluppare la giusta mentalità positiva per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati. Consente di superare dubbi, ostacoli e pensieri negativi che possono limitare la performance di un atleta. Imparare a gestire e riconoscere le proprie emozioni è importante, per trasformare i sentimenti ostili in sensazioni positive e in determinazione. 

Anche lo stress ha un ruolo non indifferente nella vita di un atleta, questo tipo di sentimento porta alla distinzione di due diverse tipologia di performer: 

  1. L’atleta che cede alla pressione 
  2. L’atleta che eccelle sotto pressione 

Il mental training insegna a tutti gli sportivi ad  affrontare lo stress in modo costruttivo. Questo li rende più resilienti di fronte alle sfide, contribuendo a ridurre l’ansia da prestazione.

Da ready to Run Lunedì 29 aprile abbiamo discusso di  queste tematiche con la psicologa sportiva di nostro riferimento Maria Chiara Crippa, che lavora da anni con atleti di livello internazionale del calibro di Pietro Arese e Ludovica Cavalli. Abbiamo portato alla luce questioni interessanti e appreso qualche piccolo segreto per diventare dei campioni a 360 gradi. 

Per voi, quanto conta l’aspetto mentale nello sport? Sapete incanalare la pressione e la paura nella giusta direzione? 

 

 

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